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L’LSD è una sostanza psichedelica (allucinogena) derivante da una modificazione dell’acido lisergico, presente nei principali alcaloidi del fungo Ergot, che cresce su alcune piante graminacee. L’LSD si ottiene mediante sintesi chimica e provoca nell’assuntore confusione sensoriale, allucinazioni visive e uditive, nonché una percezione distorta del tempo e della realtà. 

Gli effetti dell’LSD possono variare da persona a persona, in base alle condizioni del soggetto, al contesto ambientale e situazionale in cui si trova l’individuo e alla quantità di sostanza assunta. Nonostante sia proibita da decenni, viene ancora commercializzata illegalmente e i giovani ne fanno ancora uso, spesso in discoteca o ai rave party. In questo articolo, approfondiremo l’origine e la storia della sostanza, le modalità di assunzione, lo sviluppo di un’eventuale dipendenza e tolleranza, nonché gli effetti collaterali e non dell’LSD.

L’LSD (Dietilamide dell’Acido Lisergico), anche conosciuta come “acido” o LSD-25, è uno tra gli allucinogeni più potenti al mondo. È una sostanza di origine sintetica, che si ottiene dalla modificazione dell’acido lisergico, una componente del fungo Claviceps purpurea (Ergot). Questo fungo, in genere, colonizza la segale (una pianta graminacea), formando delle piccole escrescenze dalla forma a cornetto. La segale contaminata è considerata tossica per l’uomo, a causa degli alcaloidi che contiene.

L’LSD si presenta sotto forma di sostanza incolore, inodore e insapore (o dal sapore leggermente amaro), solubile in acqua. Nonostante il suo meccanismo d’azione non sia ancora del tutto chiaro, è noto che la sostanza agisce sul sistema nervoso centrale e periferico. In particolare, sembrerebbe interagire con diversi recettori di alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina e la dopamina. Si tratta, quindi, di uno psichedelico serotoninergico.

L’LSD è stata sintetizzata per la prima volta nel 1938 dal Dottor Albert Hofmann, durante le sue ricerche sull’acido lisergico a Basilea. Tuttavia, fu solo 5 anni dopo (nel 1943) che ne scoprì gli effetti psichedelici, quando accidentalmente gliene cadde una piccola quantità sulla mano. Qualche giorno dopo, il 19 Aprile del 1943, noto come “Bicycle Day”, assunse volontariamente una quantità maggiore di sostanza (250 microgrammi) e sperimentò effetti più intensi durante il tragitto verso casa in bicicletta. Inizialmente, precipitò in uno stato d’ansia, panico e terrore, ma successivamente provò un senso di piacere e di benessere.

Vista la capacità della sostanza di cambiare lo stato di coscienza anche a dosi contenute, Hofmann ne consigliò l’uso come farmaco psichiatrico per il trattamento di determinate patologie. A seguito di valutazioni per scopi terapeutici, effettuate dai laboratori Sandoz, dove appunto lavorava Hofmann, nel 1947 l’LSD entrò in commercio come medicinale sotto il nome di Delysid. Da qui fino agli inizi degli anni ’70, vennero condotte numerose ricerche scientifiche. Tuttavia, la sostanza si diffuse a macchia d’olio in gran parte della popolazione, che ne faceva sempre più uso a fini ricreativi, motivo per cui il governo statunitense decise di interromperne la produzione, rendendola illegale nel 1966-1967.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

Gli effetti dell’LSD possono essere molteplici e, spesso, imprevedibili, in quanto dipendono da numerosi fattori, come la dose assunta, l’ambiente di utilizzo e la personalità, l’umore e le aspettative di chi ne fa uso. In linea generale, l’LSD può avere effetti fisici, psicologici e sensitivo-percettivi:

  • Effetti fisici:
    • Pupille dilatate;
    • Aumento o diminuzione della temperatura corporea;
    • Innalzamento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna;
    • Capogiri;
    • Insonnia;
    • Sudorazione eccessiva;
    • Perdita dell’appetito;
    • Secchezza delle fauci;
    • Tremori;
    • Salivazione eccessiva;
    • Senso di debolezza.
  • Effetti psicologici, che danno origine al “trip”, il cosiddetto “viaggio”:
    • Forte euforia e intensa beatitudine;
    • Alterazioni della personalità e dello stato di coscienza;
    • Perdita del senso di identità;
    • Momenti di forte delusione;
    • Pensieri terribili, come paura della morte, di impazzire e di perdere il controllo;
    • Disperazione e panico;
    • Psicosi;
    • Schizofrenia;
    • Grave depressione;
    • Tendenze suicide.
  • Effetti sensitivo-percettivi:
    • Allucinazioni visive o alterazioni della percezione visiva:
      • Vedere oggetti o superfici in movimento, quando in realtà risultano fermi;
      • Vedere in movimento i motivi geometrici di pareti, pavimenti o indumenti;
      • Vedere una sorta di scia dietro a oggetti in movimento;
      • Visione offuscata;
      • Avere una percezione più intensa e luminosa dei colori;
      • Vedere punti luminosi o scintille in ambienti bui;
      • Percepire lo spazio, la profondità e le dimensioni degli oggetti in modo distorto.
    • Allucinazioni uditive o alterazioni della percezione uditiva:
      • Percepire una certa distorsione sonora;
      • Avere difficoltà nel riconoscere i suoni;
      • Sentire i rumori o i suoni in modo più amplificato rispetto alla realtà.
    • Sinestesia, ossia la distorsione percettiva che deriva dalla sovrapposizione incontrollata di più sensi contemporaneamente (percezione sensoriale incrociata);
    • Provare forti emozioni in rapida sequenza;
    • Perdita della cognizione temporale;
    • Percezione della velocità alterata.

Altri effetti dell’LSD da non sottovalutare comprendono la perdita di contatto con la realtà, l’incapacità di valutare le situazioni di pericolo e la perdita della facoltà di giudizio e decisione.

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L’LSD può essere assunta sotto forma di compresse e capsule, tramite ingestione, o soluzione liquida. Per quanto riguarda quest’ultima, esistono 3 modi di assunzione:

  • Applicando sulla lingua piccoli foglietti di carta assorbente, imbevuti della soluzione. In genere, si tratta di quadratini da 7mm, che presentano stampe di disegni caratteristici;
  • Attraverso iniezione intramuscolare;
  • Tramite iniezione endovenosa.

L’LSD inizia a fare effetto dopo circa 30-90 minuti dall’assunzione. Il “viaggio” può durare dalle 8 alle 12 ore, o anche più a lungo. La durata e l’intensità degli effetti dipendono dalla dose assunta e dalla tolleranza del consumatore.

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Il “trip” caratteristico del consumo di LSD non sempre dà effetti positivi. Possono verificarsi anche effetti collaterali, come i sopracitati panico, disperazione, schizofrenia e quant’altro. Quando ciò accade, viene definito “bad trip” o “viaggio cattivo”. Queste reazioni possono risultare così gravi da richiedere l’intervento medico. Nella maggior parte dei casi, i pazienti si riprendono nel giro di poche ore, ma a volte le allucinazioni possono perdurare fino a 48 ore e gli stati psicotici fino a 3 giorni dopo l’assunzione. Tale condizione si pensa possa dipendere dallo stato mentale del soggetto, dall’ambiente circostante e dalla situazione in cui si trova il consumatore al momento dell’assunzione e durante il “trip” stesso.

Un altro degli effetti collaterali dell’LSD è il cosiddetto “flashback” da allucinogeni, in cui il consumatore rivive il “trip” anche a distanza di giorni o addirittura anni dall’assunzione. Questi eventi si verificano con maggiore frequenza nei consumatori abituali e cronici rispetto a quelli occasionali.

I consumatori cronici, inoltre, possono vedere l’insorgenza di una condizione nota come HPPD (Hallucinogen Persisting Perception Disorder), ossia un Disordine di Percezione Persistente da Allucinogeni. Tale condizione causa disturbi sensitivi, specialmente visivi, dal carattere semipermanente. La semipermanenza del disturbo è proprio ciò che lo contraddistingue dai “flashback” da allucinogeni.

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L’LSD, al contrario di altre sostanze come la cocaina, l’eroina, l’alcol o la nicotina, non crea dipendenza a livello fisico, motivo per cui il soggetto può interromperne il consumo abbastanza facilmente, senza andare incontro alla sindrome d’astinenza. Tuttavia, la dipendenza psicologica resta un fenomeno preoccupante. Inoltre, il consumatore può sviluppare una certa tolleranza nei confronti della sostanza, cosa che lo spingerà ad aumentarne la dose progressivamente.

Per quanto riguarda l’overdose da LSD, invece, si tratta di una condizione molto rara, in quanto necessiterebbe di dosi molto elevate per verificarsi. Infatti, la dose minima in grado di causare un’overdose è di 1000 microgrammi. Quella normalmente consumata, invece, si aggira tra i 20 e gli 80 microgrammi. Nel remoto caso in cui si verifichi un’overdose, i sintomi includono:

  • Tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
  • Grave innalzamento della pressione sanguigna (ipertensione);
  • Ipertermia (forte aumento della temperatura corporea);
  • Allucinazioni gravi;
  • Forti attacchi di panico o depressione grave;
  • Tendenze suicide;
  • Maggiore predisposizione ai flashback.

L’overdose da LSD raramente causa conseguenze fatali. Nella maggior parte dei casi, le morti sono legate alle tendenze suicide indotte dall’allucinogeno.

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