L’ipocondria è una condizione di tipo psichico che tende a far sentire un individuo apprensivo nei confronti del proprio stato di salute, a tal punto, da rendere le condizioni di vita sempre più esasperate e difficili da affrontare anche se i propri cari stanno tendenzialmente accanto al soggetto in questione.
La ricerca costante di come combattere l’ipocondria diventa quindi una vera e propria ricerca della normalità e di come era la vita precedentemente a questa estremizzazione di una ragionevole e normale paura nei confronti delle malattie.
Non bisogna naturalmente essere precipitosi e pensare che chiunque abbia il timore di essersi ammalato o esegua una normale routine di esami clinici sia effettivamente ipocondriaco. Una persona ipocondriaca tende a esacerbare qualunque normalità e si preoccuperà non solo dell’attuale stato della propria salute, ma troverà una preoccupante valvola di sfogo in quelle che potrebbero essere le patologie future alle quali rischia di essere soggetto.
Una volta entrati in questa condizione non è facile curare l’ipocondria, almeno non da soli. Va innanzitutto fatto il primo passo e riconoscere anche davanti ad altre persone care di avere un problema. In seguito, rivolgersi ad un esperto nell’ambito clinico che possa sapere come curare l’ipocondria e agire nel migliore dei modi, senza turbare il paziente, facendo in modo che possa rientrare serenamente in una sfera affettiva e sociale che possa essere definita normale.
Solitamente, essere ipocondriaco, significa soprattutto nutrire forti preoccupazioni nei confronti di un battito cardiaco che si ritiene essere troppo accelerato, quando si notano dei minuscoli cambiamenti nelle proprie condizioni fisiche, come ad esempio un livido che non c’era l’ultima volta che si ha controllato una determinata zona della cute, un piccolo taglio, ecc.
Anche il provare sensazioni che dal punto di vista medico non hanno una valenza preoccupante sono assai frequenti. Eccessiva fatica o dolori in zone che solitamente non dovrebbero essere soggette a tale condizione.
Difficile forse individuare con esattezza chi sia un ipocondriaco e cosa significa convivere con questa sensazione di un pensiero opprimente, capace di sconvolgere del tutto la vita di molte persone.
Ancora più difficile è certamente andare a individuare con esattezza quando sia stata la cosiddetta prima volta di un ipocondriaco, ovvero quando ci si è sentito oppressi per la prima volta e si sono manifestate tutte quelle negatività che fanno preoccupare senza alcun giustificato motivo una persona che poteva essere considerata “normale” fino a poco tempo prima.
Spesso si matura un primo approccio all’ipocondria quando si sente di una persona piuttosto vicina a livello affettivo che viene colpita da una malattia considerata grave. La stessa cosa può ripetersi con un altro soggetto, non così vicino, ma comunque conosciuto, come un personaggio famoso del quale si seguono le gesta.
Se poi il susseguirsi di due o più casi di malattie anche molto diverse tra loro dovesse apparire non casuale nella mente di un ipocondriaco, il gioco è fatto. La quasi matematica certezza che possa toccare a lui o a lei è dietro l’angolo ed è proprio in quel momento che ci si inizia a scrutare a fondo, alla ricerca di un qualcosa che non va.
Ad una prima volta ne seguirà certamente una seconda, una terza e così via. I momenti di dolore apparante o di un malfunzionamento di un organo si faranno più frequenti e la spirale di sofferenza si ingrosserà sempre di più fino ad inghiottire il soggetto.
Quando ci si trova in una tale condizione, si pensa spesso a come smettere di essere ipocondriaci e l’ossessione di riuscirci nel minor tempo possibile, potrebbe accrescere ulteriormente lo stato d’ansia e determinare un vero e proprio crollo sia fisico che psichico.
Il malato deve partire dal presupposto che, non essendo un esperto nel settore medico, non ha di fatto le competenze adeguate per poter riconoscere una patologia. Sbagliare quindi una diagnosi piuttosto affrettata è cosa comune, anche le persone che hanno paura delle malattie, difficilmente tenderanno a ragionare a mente fredda.
Non c’è comunque una bacchetta magica che riporti tutto a “com’era una volta”. Vi sono però una serie di azioni che un medico potrà intraprendere per fare in modo che il percorso di guarigione del paziente sia libero da erte salite da affrontare in solitaria.
Con qualche soggetto basta solamente qualche seduta dallo psicologo, mentre in altri casi bisogna agire con una determinazione maggiore anche in termini di durata. Ogni soggetto è a modo suo diverso e richiede un diverso trattamento, anche se l’obiettivo finale sarà sicuramente lo stesso.
Ognuno ci deve arrivare a modo suo, percorrendo la strada che viene preparata con cura dal dottore o dalla struttura che ha deciso di prendere in cura un paziente.
Raramente si verifica la situazione che porta il malato a guarire da solo. Non basta la forza di volontà e la risposta su come sconfiggere l’ipocondria è affidata a un medico esperto che sappia trattare il paziente nella maniera adeguata, non lasciando spazio ad improvvisazioni, a diagnosi superficiali e non è detto che sia assolutamente necessario ricorrere alla farmacologia.
Su come guarire dall’ipocondria sono state redatte molte teorie e ipotesi e, ancora, non esiste una soluzione univoca che possa soddisfare ogni singolo paziente.
Ci sono delle situazioni in cui non ci si preoccupa più di che cosa sia l’ipocondria e di come si cura, ma ci si allontana sempre più da una possibile soluzione, temendo che non vi sia rimedio al male terribile di cui si soffre e ci si arrende all’inevitabile.
Oltre all’ineluttabile e inesistente male, se ne aggiungeranno sempre di nuovi e di altrettanto gravosi, pronti a colpire in ogni momento e contro i quali non vi è assolutamente nulla da fare. A volte, la condizione psichica dei pazienti è talmente grave da spingerli verso una depressione così profonda che potrebbe addirittura sfociare in tentativi di suicidio, poiché si ritiene essere l’unica plausibile soluzione ad una serie di problemi.
Prestare quindi ascolto ad una persona che soffre di questa condizione è di fondamentale aiuto, in modo da poter evitare il peggio e ricondurla sulla retta via di una luminosa vita.
Spesso, chi si rivolge al medico in maniera compulsiva, al fine di eseguire un numero eccessivo di analisi alla ricerca di una malattia che di fatto non esiste, tende a maturare un senso di sfiducia o nei confronti di un singolo medico, oppure addirittura di tutta una struttura ospedaliera fino a dubitare dei principi della medicina stessa.
Se ci si chiede cosa vuol dire ipocondriaco, la risposta sta nel descrivere una persona che conduce una esasperata ricerca di una condizione patologica della quale non soffre ma che teme possa colpirlo in modo severo.
All’apparenza non ha alcun senso, ma proprio per questo motivo è considerata una malattia e va affrontata tenendo conto di quelle che sono le esigenze di una persona fragile.
Va sottolineato sempre e comunque che soffrire di ipocondria non è una colpa. Riconoscere l’ipocondria e come combatterla è fondamentale nel percorso curativo del malato. Allontanare i pensieri cattivi con la meditazione può essere un piccolo ma significativo passo che lo stesso malato può intraprendere. Rilassarsi ed essere in pace con sé stessi è di fondamentale importanza, così come lo è allontanarsi da tutte quelle situazioni spiacevoli che si possono incontrare durante una giornata stressante.
Evitare anche di cercare ossessivamente notizie riguardanti la propria presunta malattia su internet è molto importante e si possono invece condurre ricerche su cosa sia l’ipocondria e come superarla.
Poter finalmente dire “ho sconfitto l’ipocondria” è certamente il sogno di tantissime persone sparse per il globo e che sentono il bisogno di mollare un fardello troppo pesante da portare. A volte, soprattutto nei casi più gravi, nemmeno ci si rende conto che lo scopo finale sia proprio quello di vincere una difficoltà. L’abbandono è talmente progredito che prima di iniziare a correre verso l’agognata meta, bisogna imparare a fare dei piccoli passi e incanalarli nella direzione giusta.
Chi deve mettere il paziente nella giusta direzione è sicuramente un professionista esperto che possa operare con coscienza e che dimostri tutto il suo sapere e che lo sappia usare a fin di bene.
Per questo motivo ci sono delle strutture ricettive di lusso che insegnano come curare l’ipocondria e fanno in modo che si esca letteralmente rinati e pronti ad affrontare la vita con un piglio del tutto nuovo. Il centro Luxury Rehab di Mallorca in Spagna vi insegnerà come vincere l’ipocondria e dire finalmente addio a tutti quei brutti pensieri che vi hanno accompagnato fino a questo momento della vostra vita. Un’esistenza più serena, circondati dagli affetti più cari con un nuovo stimolo a vivere nuove e avvincenti esperienze che possano mettervi nelle condizioni di sapere anche come aiutare un ipocondriaco vicino a voi. I consigli sono certamente preziosi e quelli volti a far stare meglio una persona non hanno certamente prezzo.
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