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Fentanyl è un potente farmaco oppioide dalle proprietà analgesiche e antidolorifiche. Per i suoi effetti narcotici, sempre più persone tendono ad abusarne e a sviluppare una dipendenza dal medicinale. Si tratta di un farmaco ottenibile solo previa prescrizione medica e utilizzato per trattare disturbi gravi e debilitanti, come il dolore cronico o episodico intenso causato da neoplasie. Inoltre, viene impiegato in campo anestetico prima di interventi chirurgici o per la gestione del dolore post-operatorio.

Fentanyl presenta numerosi effetti collaterali e interazioni farmacologiche da non sottovalutare. Un sovradosaggio o la combinazione di fentanil con altre sostanze potrebbero condurre a esiti potenzialmente fatali. Continua a leggere per sapere cos’è il fentanil, quali sono gli effetti indesiderati, le controindicazioni e cosa comporta la dipendenza dal farmaco, nonché le diverse opzioni di trattamento.

Il fentanyl è un farmaco analgesico, appartenente alla classe degli oppioidi sintetici. Si tratta di un derivato della morfina, ma ha un effetto 30-80 volte superiore, con un’emivita nettamente più inferiore. Il fentanil è disponibile per via orale, inalatoria, transdermica (attraverso l’applicazione di un cerotto) e parentale. Questo farmaco attua un’azione antidolorifica e interagisce con i recettori oppioidi μ. Il suo meccanismo d’azione permette di modulare i neurotrasmettitori responsabili degli stimoli dolorosi, esercitando così una potente azione analgesica.

Fentanil è disponibile solo previa prescrizione medica e può essere utilizzato per:

  • Trattare il dolore episodico intenso (a breve termine), per esempio causato da traumi importanti, interventi chirurgici o in pazienti oncologici che stanno già seguendo una terapia con altri analgesici oppioidi;
  • Trattare il dolore cronico di tipo neoplastico. Generalmente, in questi casi, viene impiegato il cerotto transdermico a base di fentanil;
  • Ridurre il dolore post-operatorio o come anestetico prima di interventi chirurgici.

A seconda della formulazione del farmaco, fentanyl è disponibile in diverse concentrazioni, che possono variare in base alla patologia specifica da trattare. La posologia, la formulazione e la frequenza di somministrazione vengono stabilite dal medico curante in funzione del quadro clinico del paziente.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

Gli effetti collaterali del fentanyl sono molteplici. Tuttavia, non tutti i pazienti li sperimentano allo stesso modo o con la medesima intensità e frequenza. Tra questi, è possibile menzionare:

  • Patologie del sistema nervoso:
    • Eccessiva sonnolenza;
    • Capogiri;
    • Mal di testa;
    • Stanchezza;
    • Mancanza di energie;
    • Debolezza;
    • Alterazione del senso del gusto o dell’olfatto.
  • Disturbi psichiatrici:
    • Euforia;
    • Depressione;
    • Paranoia;
    • Confusione;
    • Ansia;
    • Disturbi del sonno;
    • Disorientamento;
    • Irrequietezza;
    • Sbalzi d’umore.
  • Patologie gastrointestinali:
    • Nausea;
    • Vomito;
    • Costipazione.
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
    • Eruzioni cutanee;
    • Prurito;
    • Sudorazione.

Altri effetti collaterali di fentanil cerotto o altre forme del farmaco includono:

  • Reazioni allergiche;
  • Dispnea o respiro affannoso;
  • Depressione respiratoria;
  • Secchezza delle fauci;
  • Infiammazione della mucosa orale;
  • Dolore articolare;
  • Rigidità muscolare o articolare;
  • Perdita dell’appetito;
  • Disturbi della vista;
  • Reazioni in corrispondenza del sito di somministrazione;
  • Tolleranza (il farmaco causa assuefazione e un uso improprio o prolungato può dar luogo alla cosiddetta tolleranza, ossia il medicinale perde i suoi effetti terapeutici col tempo. Il soggetto, quindi, è portato ad aumentarne le dosi per ottenere i medesimi benefici che aveva all’inizio della terapia);
  • Dipendenza (la conseguenza diretta della tolleranza è lo sviluppo di una vera e propria dipendenza dal farmaco. Il soggetto non riesce più a fare a meno della sostanza e continua ad abusarne nonostante gli effetti negativi che essa comporta sulla propria qualità di vita).

Disclaimer: le informazioni fornite non sono da considerarsi esaustive.

Un uso improprio o un abuso del farmaco possono condurre all’avvelenamento da fentanil (dall’inglese “fentanyl poisoning”). Si tratta di un antidolorifico estremamente potente, che fornisce rilassamento, euforia, sollievo dal dolore, sedazione, ma anche confusione, sonnolenza, vertigini, nausea, vomito e altri effetti indesiderati pericolosi per la vita di una persona. Per via dei suoi effetti narcotici e del forte rischio di creare dipendenza, il fentanil è una delle droghe maggiormente acquistate illegalmente. Infatti, le autorità stimano un numero molto elevato di decessi, causati dall’assunzione di fentanil illegale.

Disclaimer: le informazioni fornite non sono necessariamente esaustive.

L’abuso di fentanyl comporta la comparsa di numerosi sintomi comportamentali, fisici, psicologici e cognitivi, quali:

  • Sintomi comportamentali:
    • Diminuzione di interesse nelle attività che un tempo risultavano piacevoli;
    • Isolamento sociale, dalla famiglia e dagli amici;
    • Tendenza a mentire;
    • Aumento del dosaggio senza che il medico l’abbia consigliato;
    • Continuare ad assumere la sostanza nonostante abbia serie ripercussioni sulla propria vita familiare, sociale, economica e professionale;
    • Cercare di reperire il farmaco anche in modo illegale;
    • Adottare comportamenti rischiosi, come guidare sotto l’effetto della sostanza, intraprendere rapporti sessuali non protetti e quant’altro.
  • Sintomi fisici:
    • Respirazione lenta o difficoltosa;
    • Diminuzione della frequenza cardiaca;
    • Sonnolenza;
    • Nausea, stitichezza e altri disturbi gastrointestinali.
  • Sintomi psicologici e cognitivi:
    • Ansia;
    • Craving o desiderio irresistibile di assumere la sostanza;
    • Paranoia;
    • Confusione;
    • Sbalzi d’umore;
    • Euforia o disforia;
    • Difficoltà di concentrazione, attenzione e memoria.

L’abuso di fentanil porta allo sviluppo di una vera e propria dipendenza, sia fisica che psicologica. Una volta instaurata la dipendenza, il soggetto non riesce ad interrompere l’utilizzo della sostanza e, quando ci prova, incorre nei tipici sintomi di astinenza, quali:

  • Sudorazione eccessiva;
  • Disturbi del sonno;
  • Irritabilità;
  • Ansia;
  • Sintomi simil influenzali;
  • Desiderio di assumere la sostanza;
  • Brividi o vampate di calore;
  • Nausea, vomito, diarrea e altri disturbi gastrointestinali;
  • Tremori;
  • Mancanza di appetito;
  • Mal di testa;
  • Dolori articolari, ossei o muscolari.

La sindrome di astinenza viene innescata dalla brusca interruzione del medicinale. Per tale motivo, i medici consigliano la sospensione graduale.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

L’overdose da fentanyl si verifica quando il soggetto assume dosi eccessive di farmaco. Tale condizione può essere favorita dall’assunzione di più sostanze deprimenti il sistema nervoso centrale, compreso l’alcool. I sintomi del sovradosaggio di fentanil includono:

  • Grave sonnolenza, tale da non riuscire a svegliare il soggetto;
  • Vertigini;
  • Confusione;
  • Respirazione lenta e superficiale (depressione respiratoria);
  • Respirazione difficoltosa;
  • Pupille a spillo;
  • Pelle umida e fredda;
  • Insufficienza respiratoria;
  • Convulsioni;
  • Battito cardiaco lento (bradicardia);
  • Coma;
  • Perdita di coscienza.

Se non trattata, l’overdose da fentanil può avere anche esito fatale, specialmente in caso di poli-assunzione. In caso si sospetti di sovradosaggio, è indispensabile chiamare immediatamente il medico o portare il soggetto all’ospedale più vicino. Al paziente verrà somministrato naloxone, un farmaco antagonista degli oppioidi, che neutralizza gli effetti più dannosi e pericolosi del medicinale.

Disclaimer: le informazioni fornite non sono da considerarsi esaustive.

Prima di assumere fentanyl, è necessario informare il medico se:

  • Si hanno allergie al farmaco o agli altri componenti in esso contenuti;
  • Si stanno assumendo altri medicinali, compresi quelli senza prescrizione medica, o prodotti fitoterapici, omeopatici, integratori e quant’altro;
  • Se si ha fatto uso di droghe o abuso di farmaci e alcol in passato;
  • Si ha una lesione alla testa;
  • Si soffre di malattie respiratorie;
  • Si è affetti di miastenia grave;
  • Si è ipotesi o bradicardici;
  • Si è bevitori abituali di alcolici;
  • Si hanno patologie renali o epatiche;
  • Si hanno tumori al cervello o si soffre di ipertensione endocranica;
  • Se si è in gravidanza o si sta allattando al seno.

In questi casi, l’utilizzo del farmaco è controindicato. Per quanto riguarda la popolazione pediatrica, il fentanil è controindicato nei minori di 18 anni quando viene utilizzato per il trattamento del dolore. Invece, quando viene impiegato in campo anestetico, è controindicato nei bambini inferiori ai 2 anni. Per gli anziani, poi, può essere prevista una riduzione del dosaggio del farmaco, a seconda del quadro clinico del paziente.

Per quanto riguarda le controindicazioni di fentanil cerotto, in particolare, è necessario informare il medico se compare febbre, in quanto il principio attivo potrebbe essere assorbito dall’organismo più velocemente ad alte temperature. Per esempio, quando la temperatura corporea è superiore a 39°, il rischio di overdose è significativamente elevato. In questo caso, il centro del respiro verrebbe compromesso e il paziente entrerebbe in coma. Per lo stesso motivo, è necessario evitare fonti di calore, anche artificiali, come saune, bagni caldi, coperte elettriche e quant’altro.

Inoltre, è bene ricordare che fentanil presenta numerose interazioni farmacologiche. In particolare, l’assunzione contemporanea di fentanyl e antimicotici azolici, farmaci antibiotici, antivirali, inibitori del monoamino ossidasi e medicinali contenenti alcol può aumentare l’effetto sedativo del fentanil. Al contempo, fentanil può intensificare l’effetto di altri farmaci che inducono sonnolenza, quali:

  • Antidolorifici oppioidi;
  • Anestetici generali;
  • Miorilassanti;
  • Antidepressivi;
  • Ansiolitici;
  • Antipsicotici;
  • Alcuni antistaminici;
  • Alcuni antipertensivi.

Per questi motivi, è indispensabile informare il medico dei vari farmaci o sostanze che si stanno assumendo, per evitare interazioni o l’intensificarsi degli effetti indesiderati.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

Nonostante gli effetti collaterali di fentanyl possano manifestarsi anche dopo il primo utilizzo, alcuni pazienti incorrono nella dipendenza dopo un uso improprio o prolungato del farmaco. Il trattamento per la dipendenza da fentanil, in genere, prevede una prima disintossicazione dal medicinale e, successivamente, un percorso di recupero per riabilitare la funzione sociale e personale del soggetto. In particolare:

  • Disintossicazione dal farmaco: costituisce il primo passo della terapia e consiste nell’eliminazione completa dei residui del medicinale dall’organismo, mediante l’utilizzo di farmaci e programmi appositi. In genere, avviene in ambiente sicuro sotto controllo medico, per gestire in modo ottimale i sintomi di astinenza.
  • Trattamento ospedaliero o ambulatoriale: a seconda della gravità della dipendenza, il soggetto può ricevere assistenza ospedaliera, che richiede la degenza del paziente h24, 7 giorni su 7, in strutture di tipo residenziale. Questa tipologia è indicata per le dipendenze severe. In alternativa, quando la dipendenza è lieve o moderata, il soggetto riceve un trattamento ambulatoriale, che spesso prevede sessioni di terapia per alcune ore al giorno per diversi giorni alla settimana.
  • Psicoterapia: dopo la disintossicazione, il paziente verrà seguito da uno psicoterapeuta per affrontare la propria condizione. Lo specialista sceglierà l’approccio più indicato per il singolo caso. Una delle tecniche più efficaci nel trattamento delle dipendenze è la terapia cognitivo-comportamentale. Questo tipo di psicoterapia è volto ad individuare gli schemi di pensiero distorti e i comportamenti disfunzionali che hanno condotto alla dipendenza, per poi modificarli e trasformarli in altri più sani e adattivi.
  • Terapia farmacologica: a discrezione dello specialista e in base alla gravità della dipendenza, al paziente possono essere prescritti determinati farmaci che lo aiutano durante il percorso di recupero.
  • Psicoeducazione: consiste nell’informare la famiglia del paziente circa la natura della condizione e i diversi modi con cui supportare il soggetto durante la riabilitazione dalla sostanza.
  • Terapia di gruppo: aiuta il paziente ad affrontare la propria condizione grazie alla condivisione della propria esperienza con altre persone che soffrono del medesimo disturbo. Non solo fornisce supporto emotivo e psicologico, ma aiuta anche ad apprendere nuove strategie di coping per affrontare il decorso del disturbo.

La dipendenza da fentanyl non è una condizione che regredisce spontaneamente, ma necessita del supporto di medici e psicologi. Per tale motivo, è indispensabile richiedere l’aiuto professionale.

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