CONDIZIONI CHE TRATTIAMO
METODO UNICO
IN PIÙ
TRATTAMENTI
PROGRAMMA E COSTI
Programma intensivo di trattamento residenziale a partire da 4 settimane. Luogo: Maiorca, Londra, Zurigo.
Sessioni o programmi di trattamento ambulatoriale personalizzati e gestione continua dei casi. Località: Maiorca, Londra, Zurigo.
Programma di trattamento su uno yacht di lusso nel Mar Mediterraneo. Luogo: Maiorca.
Comprehensive second opinion assessments for both psychiatric and general health concerns. Location: Mallorca, Zurich, London
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
12 Minuti
CONTENUTI
Le benzodiazepine sono una classe di psicofarmaci, utilizzati per il trattamento a breve termine di numerosi disturbi, come ansia, insonnia, astinenza da alcol e quant’altro. Esistono benzodiazepine a breve e a lunga durata d’azione. Tuttavia, entrambe le tipologie dovrebbero essere assunte per periodi di tempo molto brevi, in genere non oltre le 4-6 settimane, a seconda del disturbo da trattare. Il motivo risiede nell’alto potenziale di sviluppare una dipendenza da benzodiazepine, tra gli altri effetti collaterali. Continua a leggere per conoscere tutti gli usi delle benzodiazepine, gli effetti collaterali a breve e a lungo termine, nonché le controindicazioni e le precauzioni di utilizzo.
Le benzodiazepine sono farmaci che possiedono proprietà ansiolitiche, sedativo-ipnotiche, anticonvulsivanti, miorilassanti e anestetiche. Si tratta di medicinali ottenibili solo previa prescrizione medica e prescritti per disturbi gravi e debilitanti. Il trattamento con le benzodiazepine deve essere di breve durata, in quanto può causare numerosi effetti collaterali, tra cui tolleranza e dipendenza fisica e psichica. Generalmente, le benzodiazepine vengono assunte per via orale, ma possono essere somministrate anche per via endovenosa, intramuscolare o rettale.
La prima benzodiazepina fu scoperta nel 1955 dal chimico Leo Sternbach. Essa prese il nome di clordiazepossido ed entrò in commercio all’inizio degli anni ’60. Dopodiché, venne sintetizzata un’altra benzodiazepina più potente, il diazepam, e venne commercializzata a partire dal 1963 con il nome di Valium. Successivamente, le benzodiazepine hanno continuato a svilupparsi e dagli anni ’60-’70 hanno iniziato ad essere largamente prescritte per motivi clinici.
Le benzodiazepine agiscono a livello del sistema nervoso centrale (SNC). In particolare, stimolano il sistema GABAergico, aumentando l’effetto inibitorio del neurotrasmettitore acido gamma-aminobutirrico (GABA), a livello del recettore GABA A. Stimolando questo neurotrasmettitore, le benzodiazepine ne aumentano le proprietà sedative, ipnotiche, ansiolitiche, anestetiche, anticonvulsivanti e miorilassanti. Ne consegue, un’attività neurale ridotta e un effetto calmante sul sistema nervoso centrale, nonché sui sintomi che il soggetto presenta.
Disclaimer: le informazioni fornite non sono necessariamente esaustive.
Le benzodiazepine sono psicofarmaci utilizzati per il trattamento a breve termine di diversi disturbi. Tuttavia, è bene ricordare che vengono prescritte per condizioni gravi o debilitanti, ossia che compromettono sensibilmente la qualità di vita del paziente. Tra questi, è possibile menzionare:
Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.
Quelli sopracitati sono i principali utilizzi delle benzodiazepine, ma esse possono essere impiegate anche per trattare altre condizioni, quali:
Disclaimer: le informazioni fornite non sono necessariamente esaustive.
Le benzodiazepine possono essere classificate in base alla loro emivita plasmatica, ossia un parametro che indica il tempo necessario per diminuire la quantità di un farmaco nell’organismo del 50% durante la sua eliminazione.
Contrariamente a quanto si pensi, l’emivita plasmatica non ha nulla a che fare con la rapidità d’azione del farmaco, ossia il tempo necessario perché esso faccia effetto. Infatti, alcuni medicinali, pur agendo in maniera rapida, vengono metabolizzati diversamente e ne risulta una durata d’azione prolungata, come nel caso del midazolam.
Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.
Le benzodiazepine sono considerate farmaci piuttosto sicuri e con una tossicità relativamente bassa. Tuttavia, non sono prive di effetti collaterali. Tra questi, è possibile menzionare:
Inoltre, gli effetti collaterali più preoccupanti sono costituiti da:
Inoltre, un’interruzione brusca potrebbe condurre al peggioramento dei sintomi per cui si era iniziata la terapia con le benzodiazepine. In tal caso, il paziente potrebbe incorrere in ansia o insonnia da rimbalzo. Per tali motivi, i medici, quando stilano il piano terapeutico, includono nella durata del trattamento anche il periodo di sospensione graduale.
Disclaimer: le informazioni proposte non sono da considerarsi esaustive.
L’abuso o l’uso prolungato di benzodiazepine può comportare la comparsa di effetti collaterali a lungo termine, come deterioramento cognitivo e problemi affettivi e comportamentali. In particolare, oltre alla tolleranza e alla dipendenza fisica e psichica, è possibile menzionare:
A livello fisico, le benzodiazepine possono causare anche effetti sul cuore e l’insorgenza di malattie cardiovascolari, in quanto tali farmaci tendono a ridurre la frequenza cardiaca. Allo stesso modo, questi medicinali riducono la frequenza respiratoria. Anche il fegato è fortemente compromesso dall’abuso di benzodiazepine, in quanto è l’organo deputato allo smaltimento dei farmaci e, più in generale, delle tossine. A lungo andare, infatti, il soggetto potrebbe incorrere in grave insufficienza epatica. Nei casi più gravi, gli effetti a lungo termine dell’uso improprio di benzodiazepine possono condurre a convulsioni, coma e morte, specialmente se si assumono in concomitanza con altri deprimenti del sistema nervoso centrale, compreso l’alcol.
Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.
Il sovradosaggio di benzodiazepine consiste nell’assunzione di dosi maggiori rispetto a quelle prescritte dal medico o nell’aumento di frequenza di somministrazione. Gli effetti del sovradosaggio di benzodiazepine includono:
L’uso concomitante di benzodiazepine a dosi elevate e oppioidi, alcol o altri deprimenti del SNC può comportare:
È bene ricordare che l’overdose da benzodiazepine raramente causa esiti fatali. Tuttavia, se associata ad altri deprimenti del sistema nervoso centrale, il rischio di morte aumenta notevolmente. Ad ogni modo, se si sospetta di un sovradosaggio, è bene non sottovalutarlo e rivolgersi al proprio medico o recarsi all’ospedale più vicino il prima possibile per ricevere assistenza.
Disclaimer: le informazioni fornite non sono necessariamente esaustive.
Nonostante le benzodiazepine siano considerate relativamente sicure, il loro utilizzo è controindicato nei seguenti casi:
Inoltre, le benzodiazepine sono note per peggiorare alcune condizioni, come:
Infine, la somministrazione è caldamente sconsigliata nei bambini a causa della mancanza di dati sulla sicurezza di utilizzo nella popolazione pediatrica. Per quanto riguarda gli anziani, invece, in genere, è prevista una riduzione del dosaggio abituale, in quanto maggiormente a rischio di cadute, fratture ossee, problemi cognitivi e di memoria e quant’altro.
Disclaimer: le informazioni proposte potrebbero non essere esaustive.
No, le benzodiazepine non sono indicate come trattamento di prima linea della depressione. Per trattare il disturbo, il medico può prescrivere altri tipi di farmaci, come gli inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. L’unico caso in cui le benzodiazepine possono essere utilizzate nel quadro clinico della depressione è per trattare l’ansia associata alla depressione. In tutti gli altri casi, l’utilizzo deve essere evitato, in quanto le benzodiazepine possono aumentare le tendenze suicidarie. Ad ogni modo, sarà lo specialista a fornire il piano terapeutico più adeguato al singolo caso.
Sì, l’aumento della sonnolenza è un effetto collaterale tipico delle benzodiazepine. Per tale motivo, la vigilanza alla guida e la prontezza dei riflessi possono essere compromesse, specialmente se il soggetto non ha dormito a sufficienza o se il sonno non è stato abbastanza riposante. Quindi, tali farmaci possono alterare la capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari e, pertanto, si sconsiglia di mettersi alla guida, se non almeno 8-10 ore dopo l’ultima assunzione.
The Balance RehabClinic è un fornitore leader di dipendenze di lusso e trattamenti per la salute mentale per individui benestanti e le loro famiglie, offrendo una miscela di scienza innovativa e metodi olistici con un'assistenza personalizzata senza pari.
Utilizziamo tecnologie come i cookie per archiviare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci pubblicitari (non) personalizzati. Acconsentire a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID univoci su questo sito. Non acconsentire o revocare il consenso potrebbe influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.