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Il nervosismo è un disturbo caratterizzato dall’alterazione dello stato emotivo e nervoso, dovuto ad un’eccessiva risposta comportamentale, fisica e cognitiva agli stimoli esterni. Tale condizione può causare una serie di sintomi e può essere associata a diverse patologie. Il nervoso può insorgere improvvisamente a seguito di situazioni stressanti, ma se trascurato può addirittura cronicizzarsi e sfociare in disturbi più seri, come ansia e depressione.

Esistono diverse tecniche e accorgimenti per calmare il nervosismo. Solitamente, non vengono prescritti farmaci, a meno che non si tratti di casi gravi e patologici. In genere, i rimedi naturali, le tecniche di rilassamento e il sostegno psicologico sono efficaci per far passare il nervoso. Inoltre, la psicoterapia è un trattamento d’elezione in questi casi, in quanto permette all’individuo di correggere tutti quei comportamenti che innescano lo stato nervoso e di adottarne di nuovi per prevenirlo e/o gestirlo.

Il nervosismo è un insieme di disturbi e sintomi causati da un’alterazione dello stato nervoso ed emotivo di una persona. Tale stato è caratterizzato dall’ipersensibilità e dall’eccessiva risposta comportamentale, fisica e mentale a determinati stimoli provenienti dall’esterno. Il soggetto manifesta un intenso stato di agitazione che può comparire all’improvviso e perdurare nel tempo, fino ad arrivare addirittura a cronicizzarsi. Talvolta, può sfociare in altri disturbi, come l’ansia e la depressione, che necessitano di terapia psicologica.

Il nervosismo può essere causato da una serie di fattori, tra cui situazioni estremamente stressanti. Per tale motivo, è molto più comune nella popolazione occidentale, in quanto più tendente a stili di vita frenetici e poco predisponenti al rilassamento. Tale disturbo, inoltre, può interessare persone di tutte le età, dai più piccoli ai più anziani. Il soggetto nervoso presenta delle caratteristiche particolari, sia a livello fisico, che comportamentale, che cognitivo. Più nel dettaglio, può manifestare irritabilità, agitazione, tensione, sbalzi di umore repentini, improvvise crisi di pianto, sensazione di tristezza, inadeguatezza e risate eccessive o senza motivo.

Il nervosismo può essere causato da una molteplicità di fattori. Solitamente, insorge in situazioni molto stressanti, come dover sostenere un esame, problemi personali o familiari, carico di lavoro eccessivo e quant’altro. In alcuni casi, può essere sintomo di una patologia psicologica, come l’ansia o la depressione. Esistono, poi, una serie di cause di natura organica, come la sindrome premestruale, la menopausa e la gravidanza (sintomo provocato da squilibri ormonali) e le carenze alimentari, specialmente di magnesio, calcio e vitamina B6. Vi sono altri motivi di natura patologica, come l’ipoglicemia (una bassa concentrazione di zuccheri nel sangue) e l’ipertiroidismo (un’eccessiva attività della tiroide, che produce elevate quantità di ormoni tiroidei). Inoltre, gli stati di nervosismo possono comparire in persone che fanno uso di determinate sostanze (farmaci, alcol, droghe, caffeina o altro) e che devono sottoporsi a un periodo di astinenza. Una causa comune di nervosismo nei bambini è la dentizione che, quindi, provocando dolore e irritazione delle gengive, comporta irritabilità e pianti frequenti.

Tra le altre possibili cause patologiche del nervosismo, vi sono:

  • Alcolismo: una persona che abusa di bevande alcoliche tende ad essere più nervosa, agitata e irritabile;
  • Ansia: il nervosismo è un sintomo degli stati ansiosi. Talvolta, il nervosismo cronico e trascurato sfocia in vera e propria ansia;
  • Beriberi, ossia una patologia causata dalla carenza di tiamina (vitamina B1);
  • Binge drinking, ossia l’assunzione di elevate quantità di alcolici in un periodo molto breve di tempo (circa 2 o 3 ore);
  • Distimia, ossia un disturbo dell’umore;
  • Disturbo bipolare, una condizione psichiatrica che comporta gravi sbalzi di umore (alternanza di momenti di estrema euforia ed episodi di grave depressione);
  • Disturbo ciclotimico, una condizione che rientra nei disturbi bipolari ed è caratterizzata dall’alternanza di episodi ipomaniacali e periodi di lieve depressione;
  • Disturbo borderline di personalità, una condizione psichiatrica caratterizzata dall’instabilità dell’immagine di sé, del tono dell’umore, del comportamento e delle relazioni sociali;
  • Disturbo evitante di personalità, condizione psichiatrica che si contraddistingue dal timore eccessivo di persone o situazioni in cui potrebbe verificarsi un rifiuto, un fallimento, un conflitto o una critica;
  • Disturbo narcisistico di personalità, una condizione psichiatrica in cui il soggetto si sente superiore agli altri, ha costante bisogno di ammirazione ed è privo di empatia;
  • Disturbo ossessivo-compulsivo, ossia una condizione psichiatrica caratterizzata dall’ossessione (pensieri, idee, impulsi ricorrenti che innescano uno stato d’ansia) e una compulsione (bisogno impellente di mettere in atto dei comportamenti che possano ridurre tale stato ansioso);
  • Febbre emorragica Crimea-Congo, ossia una malattia infettiva dovuta ad un virus, il Nairovirus;
  • Insulinoma, ossia un tumore endocrino del pancreas;
  • Ossiuriasi, ossia una parassitosi intestinale, causata da un verme (ossiuro);
  • Pellagra, una patologia provocata dalla carenza di vitamina B3;
  • Schizofrenia, un grave disturbo mentale che causa psicosi, deliri, allucinazioni, disordine del pensiero e del linguaggio, alterazioni affettive;
  • Sesta malattia, una patologia infettiva causata dall’herpes virus, che interessa principalmente i bambini fino ai 2 anni;
  • Sindrome di Reye, ossia una rara forma di encefalopatia acuta;
  • Tetano, una malattia infettiva causata dal batterio Clostridium tetani;
  • Epilessia, un disturbo neurologico che comporta crisi epilettiche;
  • Tiroidite subacuta, un’infiammazione transitoria della tiroide.

Disclaimer: l’elenco proposto potrebbe non essere esaustivo.

I sintomi del nervosismo possono essere diversi e possono variare da persona a persona. In genere, colpiscono diversi distretti anatomici del soggetto. Per tale motivo, è possibile distinguere:

  • Disturbi gastrointestinali: sono i sintomi più comuni, in quanto il sistema nervoso e l’apparato digerente sono molto connessi. Tra questi, vi sono sensazione di nausea, vomito, mal di pancia, gastrite, bruciore di stomaco, colite, diarrea, meteorismo, pancia gonfia.
  • Disturbi neurologici: quali tic, ossia movimenti involontari che l’individuo compie senza accorgersene.
  • Disturbi psicologici: come ansia, depressione, sbalzi di umore repentini, crisi di pianto improvvise, sensazione di tristezza e inadeguatezza.
  • Disturbi muscolari: spasmi, tremori, incapacità di tenere fermi gli arti superiori e inferiori, tensione muscolare a livello del collo e delle spalle.
  • Disturbi comportamentali: scatti di rabbia, episodi di violenza, fame nervosa, mancanza di appetito, calo della libido, azioni ossessive e ripetitive.
  • Disturbi cutanei: quali eruzioni, bolle, macchie, acne, brufoli, prurito intenso, caduta dei capelli, fragilità delle unghie, forte sudorazione (specialmente di mani, piedi e ascelle).

Inoltre, l’iperstimolazione del sistema nervoso può dare origine ad altri sintomi, quali:

  • Insonnia e vari disturbi del sonno;
  • Tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
  • Tosse nervosa;
  • Dolori articolari;
  • Mal di schiena;
  • Secchezza delle fauci e delle mucose;
  • Vertigini e capogiri;
  • Mal di testa;
  • Disturbi del linguaggio (per esempio, balbuzie);
  • Mancanza di respiro;
  • Sensazione di nodo in gola;
  • Minzione frequente.

Un soggetto nervoso può manifestare diversi tratti fisici, comportamentali e mentali.

A livello fisico, l’individuo presenta tensione muscolare, specialmente nell’area del collo e delle spalle, e movimenti automatici e ripetitivi, spesso senza accorgersene. Inoltre, può manifestare vari disturbi gastrointestinali, quali fame nervosa, soppressione dell’appetito, cattiva digestione, acidità di stomaco, colite, meteorismo, nausea e, talvolta, diarrea. In caso di forte nervosismo, la persona può mostrare attacchi di rabbia, palpitazioni, eccessiva sudorazione, spasmi involontari, tremori, mancanza di respiro, secchezza delle fauci, capogiri, mal di testa, sensazione di nodo in gola, minzione frequente, problemi di memoria, mancanza di concentrazione e peggioramento della qualità del sonno.

A livello comportamentale, specialmente in contesti sociali, il soggetto è restio ad intrattenere conversazioni e, solitamente, risponde a monosillabi. Inoltre, non articola i propri enunciati e tende a compiere gesti poco naturali o eccessivamente enfatici.

A livello mentale e cognitivo, invece, la persona di presenta insicura di sé, ma al contempo molto vigile e attenta a tutti gli stimoli provenienti dall’esterno. Inoltre, può manifestare difficoltà di concentrazione e problemi di memoria, spesso causati dalla compromissione della qualità del sonno.

Se trascurato, il nervosismo può causare diversi danni, sia fisici che mentali, alla salute dell’individuo che ne soffre. In particolare:

  • Può avere ripercussioni sul sistema neurovegetativo, con conseguente comparsa di vari sintomi, come palpitazioni, tachicardia, iperventilazione e quant’altro.
  • Può comportare disturbi gastrointestinali, anche dopo la cessazione dell’attacco di nervoso, come acidità di stomaco, gastrite, ulcera, meteorismo, colon irritabile, cattiva digestione e altre condizioni.
  • Può compromettere le relazioni sociali, in quanto altera la comunicazione verbale e non verbale. Infatti, il soggetto nervoso spesso compie gesti innaturali o troppo enfatici. Questo può condurre a conseguenze importanti, come l’isolamento sociale o, addirittura, la depressione.
  • Può alterare la capacità decisionale dell’individuo, in quanto lo spinge a mettere in dubbio le proprie valutazioni.
  • Può causare conseguenze sulla memoria e sulla concentrazione.
  • Può comportare disturbi del sonno e una diminuzione della qualità e della quantità di ore di riposo.
  • Può ritardare il ciclo mestruale, con varie conseguenze, come ritenzione idrica, prolungamento della sindrome premestruale, sbalzi di umore e irritabilità.
  • Può causare problemi cardiocircolatori, in quanto il nervosismo cronico e costante può provocare ipertensione e alterazioni del ritmo cardiaco. È un sintomo da non sottovalutare poiché può condurre a condizioni potenzialmente letali, come aritmie cardiache o ictus cerebrale.

Disclaimer: l’elenco proposto potrebbe non essere esaustivo.

Esistono diversi approcci per far passare il nervoso. La psicoterapia cognitivo comportamentale rappresenta il trattamento di elezione in questi casi. Il paziente verrà seguito da un esperto, ossia uno psicoterapeuta, che lo guiderà nell’apprendimento di nuovi metodi per gestire il nervosismo. Di conseguenza, medico e paziente lavoreranno sulla modifica e sulla correzione dei comportamenti disfunzionali che conducono a questo stato emotivo.

In un primo momento, verranno individuati gli schemi fissi e i pensieri ricorrenti che innescano il nervosismo e l’irritabilità. Successivamente, segue un processo di correzione di tali pensieri e di integrazione di comportamenti più funzionali. Infine, il soggetto imparerà ad attuare nuove modalità di reazione emotiva e comportamentale agli stimoli esterni.

Oltre alla psicoterapia cognitivo comportamentale, hanno dimostrato significativa efficacia nel trattamento del nervosismo anche le tecniche di rilassamento, la mindfulness e il neurofeedback.

Per calmare una situazione di nervosismo, è possibile ricorrere a determinati rimedi naturali, come:

  • Alimentazione: è necessario eliminare dalla dieta tutte le sostanze eccitanti, come caffè, tè e bevande alcoliche, ma anche le farine raffinate e gli zuccheri in generale. È opportuno, invece, bere centrifugati di frutta e verdura, in quanto ricche di vitamine e minerali, importanti per la salute del sistema nervoso. Gli alimenti contenenti potassio, come le patate, le banane, i pomodori e i meloni, sono ottimi per rafforzare il funzionamento delle cellule nervose. Un altro minerale importante per il cervello è il magnesio, che si trova naturalmente in alghe, mandorle, germe di grano, tofu e miglio. Da non dimenticare anche l’apporto di vitamina B6, fondamentale per il metabolismo dei glucidi e la funzione cerebrale.
  • Rimedi fitoterapici: sfruttano l’azione di determinate erbe per controllare le crisi di nervi e aiutare a far passare il nervoso. In particolare:

o   Camomilla: è il principale calmante naturale per il nervosismo, in quanto contiene azulene e bisabololo. Può essere assunta sotto forma di infusione o tisana;

o   Biancospino: grazie alla presenza di rutina, flavonglicosidi, quercetina e bioflavonoidi, attua un’azione sedativa e rilassante. Può essere assunto sotto forma di tintura madre o infuso;

o   Lavanda: esplica un effetto rilassante e calmante, grazie al suo contenuto di geraniolo, borneolo, cumarine e acido ursolico. Può essere assunta sotto forma di infuso oppure olio essenziale (ponendo qualche goccia su un fazzoletto sotto il cuscino o per fare un bagno caldo);

o   Iperico: grazie all’elevato contenuto di flavonoidi, attua un’azione sedativa e antidepressiva, ma anche stimolante della produzione di serotonina (sostanza che migliora l’umore) e di melatonina (sostanza che favorisce il sonno). Può essere assunto sotto forma di compresse, tintura madre o infuso;

o   Valeriana: grazie agli acidi valerenici e agli alcaloidi in essa contenuti, esplica un effetto rilassante ed è in grado di conciliare il sonno. Può essere assunta sotto forma di compresse, infuso o tintura madre;

o   Passiflora: possiede proprietà rilassanti e calmanti, utili per evitare di essere sempre nervosi. Può essere assunta sotto forma di capsule, tintura madre o infusi.

o   Fiori australiani: aiutano a ridurre lo stress, calmare il nervosismo e a regolare i ritmi di sonno-veglia. Possono essere assunti sotto forma di gocce o vaporizzati.

  • Rimedi omeopatici: utilizzano l’azione di sostanze di origine minerale, vegetale o animale per contrastare gli stati di nervosismo.

o   Argentum nitricum: utile in caso di nervosismo cronico o accompagnato da ansia;

o   Ignatia amara: utilizzato per contrastare attacchi di nervoso improvvisi, causati da situazioni stressanti;

o   Lachesis: utile per trattare il nervosismo in menopausa o associato a tristezza e disturbi del sonno;

o   Gelsemium: utilizzato sia per contrastare il nervosismo cronico che quello improvviso;

o   Arsenicum album: utile in caso di nervosismo costante associato ad angoscia;

o   Fiori di Bach: come l’Agrimony (per trattare tic nervosi e mancanza di respiro), Oak e Rock Rose (per contrastare il nervoso che dà origine a svenimenti) e Sweet chestnut (utile in caso di esaurimento nervoso). I fiori di Bach sono particolarmente efficaci per trattare il nervosismo negli anziani, associato a depressione e squilibri emotivi.

Disclaimer: l’elenco dei rimedi naturali potrebbe non essere esaustivo.

Nella maggior parte dei casi, i pazienti non vengono sottoposti a terapie farmacologiche. Tuttavia, se i rimedi naturali e il sostegno psicologico dovessero avere un esito scarso, è necessario che il soggetto inizi ad assumere determinati farmaci, sempre previo consulto e prescrizione medica. Tra questi, è possibile menzionare:

  • Ansiolitici, che permettono di calmare gli stati d’ansia e di forte stress, come le benzodiazepine (da assumere con estrema cautela e per brevi periodi di tempo, in quanto possono causare assuefazione e dipendenza);
  • Antidepressivi, che aiutano a contrastare i sintomi depressivi e quelli dei disturbi ossessivo-compulsivi. Un esempio sono gli inibitori della ricaptazione della serotonina.

Disclaimer: le informazioni fornite non sono da considerarsi esaustive.

Esistono delle tecniche apposite che aiutano a contrastare o sfogare il nervoso. Per esempio, può essere utile attuare degli esercizi di respirazione: inspiro-espiro. Durante l’inspirazione, il soggetto deve pensare a introdurre ciò che gli serve, mentre durante l’espirazione rilascia ciò che non gli serve.

Leggi anche:Dipendenza affettiva come uscirne

Un altro metodo utile per calmare il nervosismo può essere massaggiare alcuni punti. Tale tecnica deriva dalla medicina tradizionale cinese.

  • Massaggiare con il pollice destro il centro del palmo della mano sinistra per circa 2 minuti. Fare lo stesso anche con l’altra mano.
  • Premere con l’indice lo spazio tra le due sopracciglia, per circa 5 minuti.

Tali tecniche dovrebbero donare sollievo immediato.

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