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I centri per alcolisti sono strutture apposite volte alla disintossicazione dall’alcolismo cronico. L’alcolismo, infatti, è una grave patologia conseguente al consumo eccessivo di bevande alcoliche per lunghi periodi di tempo. Come è ben noto, l’etanolo è una sostanza che crea forte dipendenza. L’organismo dell’alcolista cronico si abitua all’ingestione assidua e frequente di alcol, motivo per cui continuerà ad esigerne quantità sempre maggiori. A lungo andare, l’abuso di bevande alcoliche può portare a seri problemi di salute per l’organismo, con conseguenze talvolta fatali.

Affidarsi ai centri di recupero per alcolisti è, quindi, fondamentale per trattare tale patologia e liberarsi definitivamente della schiavitù indotta dal consumo di alcol. Purtroppo, la disintossicazione fisica dell’organismo da sola non basta. Le cliniche per alcolisti, infatti, affiancano alla terapia di disintossicazione anche un percorso di supporto psicologico, volto al mantenimento dell’astensione dall’alcol. La componente psicologica si rivela di fondamentale importanza per guarire completamente da tale condizione.

I centri per alcolisti sono cliniche apposite e specializzate nella disintossicazione, nel recupero e nella riabilitazione delle persone che abusano di alcolici. In tali strutture, il personale medico e gli operatori altamente qualificati provvedono a creare un piano di trattamento specifico per ogni caso, a seconda delle condizioni di salute del paziente e della gravità della patologia. In Italia e nel mondo, vi sono diversi centri che utilizzano varie tecniche terapeutiche, che possono andare dalla terapia farmacologica, a quella di supporto, a quella totalmente drug-free e quant’altro.

Le cliniche per alcolisti aiutano il paziente ad astenersi definitivamente dal consumo di alcol e, quindi, permettono di curare tale dipendenza, nonché favoriscono la reintegrazione del soggetto nella vita sociale, grazie al continuo supporto, dandogli i mezzi necessari per gestire e controllare un eventuale stimolo a bere. Questi percorsi prevedono diverse fasi, alcune delle quali possono comportare seri rischi per la salute del paziente. Tuttavia, ogni fase è necessaria per garantire la completa disintossicazione.

  • La disintossicazione: in questa prima fase, il soggetto pratica un’astensione totale dall’alcol. Tuttavia, deve essere continuamente monitorato, in quanto l’astinenza può causare diversi sintomi, da lievi a gravi, talvolta fatali. In questo periodo, il paziente può manifestare:
  • Sudorazione;
  • Nausea e vomito;
  • Tremori;
  • Ansia;
  • Agitazione psicofisica;
  • Paranoia;
  • Convulsioni;
  • Allucinazioni;
  • Delirium tremens, ossia un vero e proprio stato psicotico che richiede l’ospedalizzazione in quanto può mettere in pericolo di vita il soggetto.

Durante questa fase, il paziente può essere trattato con diverse terapie, come quella farmacologica e quella di supporto, per alleviare i sintomi causati dall’astinenza.

  • Il recupero e la riabilitazione: superata la fase della disintossicazione, ossia quella più difficile e pericolosa, segue un percorso di recupero, volto alla completa riabilitazione del paziente. In questo periodo, il soggetto sarà sottoposto a varie terapie di gruppo o a colloqui individuali. Tale percorso sarà volto a:

o   Aumentare la motivazione del soggetto e ad accettare in maniera positiva il cambiamento che sta affrontando;

o   Assumere la piena consapevolezza del proprio problema e comprendere che l’alcolismo è una malattia seria e da non sottovalutare;

o   Imparare a gestire in maniera ottimale le proprie emozioni, in quanto nella maggior parte dei casi il rifugio nell’alcol è dovuto proprio a importanti squilibri emotivi.

Il programma di riabilitazione è volto, quindi, a lavorare sull’aspetto psicologico ed emotivo del paziente, attraverso l’adesione a gruppi di supporto specifici, come:

o   Gruppi psicoeducazionali, che istruiscano il paziente sui reali effetti dell’abuso di alcol e sui relativi rischi per la salute derivanti da tale dipendenza. Si ricorda, infatti, che l’alcol può causare gravi danni sia a breve che a lungo termine, come malattie epatiche, pancreatite, polineuropatia, ipertensione, demenza alcolica, tumori e neoplasie varie.

o   Gruppi di psicoterapia, dove il paziente verrà seguito da uno psicologo che guiderà questo percorso. Durante questi incontri, il soggetto imparerà a controllare e gestire il forte stimolo a bere, sia fisico che psicologico, che nell’ex-alcolista continuerà a presentarsi. Inoltre, tali gruppi sono volti ad aumentare la motivazione a restare astemi e il paziente sarà spronato a riacquisire i propri valori e le proprie aspirazioni, in modo che possa ritornare ad essere protagonista della propria vita.

o   Gruppi di riabilitazione, in cui il soggetto possa potenziare il controllo e la gestione delle proprie emozioni, al fine di evitare eventuali ricadute future. Tale supporto è volto proprio al mantenimento definitivo dell’astensione dall’alcol.

Rivolgersi ad un centro per alcolisti è fondamentale per trattare e curare la dipendenza da alcol, in modo che il paziente possa tornare ad essere “proprietario” della sua stessa vita. Infatti, in condizioni di dipendenza, il soggetto non ha la completa padronanza di vari aspetti della propria esistenza, ma è semplicemente schiavo di tale patologia, in quanto non riesce né fisicamente né psicologicamente a controllare l’impulso a bere.

Innanzitutto, per rivolgersi ad una clinica per alcolisti, l’etilista cronico deve saper riconoscere ed essere consapevole di avere un problema con l’alcol. Spesso, infatti, gli alcolisti non si rendono conto della gravità della propria condizione, ma soprattutto hanno la convinzione di poter smettere quando vogliono. Purtroppo, questo è un pensiero estremamente comune tra gli etilisti ed enormemente deleterio per la loro salute, in quanto ritarda notevolmente la richiesta d’aiuto. È compito, quindi, delle famiglie aiutare l’alcolista, facendogli capire quanto sia importante curare la sua dipendenza e indirizzandolo verso centri di recupero appositi.

Rivolgersi alle cliniche per alcolisti è indispensabile per tornare a condurre una vita serena e sana. Grazie a questi centri, infatti, la possibilità che l’alcolismo causi un esito fatale si riduce drasticamente. Non solo, anche il rischio di incorrere in diverse patologie provocate dall’abuso di alcol cala notevolmente. Di seguito, viene riportato un breve elenco delle malattie e delle conseguenze che possono associarsi al consumo cronico di alcolici:

  • Patologie epatiche, come epatite, cirrosi e steatosi del fegato;
  • Malattie cardiovascolari, in quanto l’alcol provoca un aumento di trigliceridi e grassi nel sangue, con conseguente accumulo di placca nelle arterie;
  • Rischio di comparsa di tumori, come quello al fegato, al colon, al retto, alla mammella e quant’altro;
  • Disturbi del sonno, come insonnia e incubi notturni;
  • Malattie degenerative, con conseguenti problemi di memoria, di attenzione e di concentrazione;
  • Invecchiamento precoce della pelle, causato da un accumulo di tossine nell’organismo;
  • Disturbi psichici e mentali, in quanto il soggetto può manifestare stati d’ansia, agitazione, confusione e depressione.

La completa disintossicazione e riabilitazione dall’alcol è un percorso graduale e, talvolta, difficile, che passa attraverso diverse fasi di trattamento. Tale processo può richiedere diverso tempo, da un mese ad oltre un anno. La durata viene stabilita dal determinato centro di recupero che si sceglie, in base alle condizioni del paziente e alla gravità della sua dipendenza.

Solitamente, all’ingresso in clinica viene eseguita una valutazione iniziale del soggetto, accompagnata da diversi esami medici per stabilire le condizioni di salute dell’alcolista. Dopodiché, segue un periodo dai 7 ai 10 giorni in cui il paziente deve astenersi totalmente dall’alcol. Successivamente, il paziente viene riabilitato gradualmente mediante tecniche apposite che lavorano sulla psiche e sulla gestione delle emozioni, per evitare possibili ricadute. Nel dettaglio:

  • Valutazione iniziale, per determinare il tipo e il piano di trattamento da eseguire. Durante questa fase, verranno poste al paziente diverse domande, riguardanti la quantità di alcol che assume e da quanto tempo, la sua storia clinica ed eventuali problemi comportamentali o di salute mentale, l’ambiente familiare, la vita professionale, questioni o problematiche di vario genere che lo affliggono, i farmaci che sta assumendo e i precedenti tentativi di disintossicazione dall’alcol, se ve ne sono. Il soggetto viene sottoposto anche a specifici esami clinici per valutare eventuali danni o problematiche causate dall’abuso di alcol.
  • Elaborazione di un piano: gli esperti valuteranno che tipo di trattamento necessita il paziente, a seconda dei risultati ottenuti dalla valutazione iniziale.
  • Astinenza totale (disintossicazione): il soggetto dovrà osservare un periodo di astinenza per eliminare completamente la sostanza tossica (l’etanolo) dal corpo. Come già menzionato, durante questa fase il paziente deve essere monitorato costantemente, per evitare conseguenze pericolose derivanti dalla sindrome da astinenza alcolica.
  • Consulenza individuale o di gruppo: è fondamentale per aiutare il paziente a riconoscere i problemi, superare il rifiuto, accettare il cambiamento, motivarsi, modificare i propri comportamenti, atteggiamenti e mentalità e avere uno stile di vita sano dopo la disintossicazione.
  • Compiti individuali: al paziente, durante il trattamento, verrà chiesto di descrivere le sue esperienze e provare ad assumere nuovi comportamenti sani.
  • Informazioni riguardanti i danni che l’abuso di alcol provoca: il soggetto viene istruito in merito agli effetti deleteri dell’alcol, comprese le diverse conseguenze a livello fisico e mentale, anche pericolose, per la sua salute.
  • Gestione delle emozioni: il paziente viene istruito su come gestire le proprie emozioni e stati d’animo, che di solito nell’alcolista cronico costituiscono lo stimolo ad abusare di bevande alcoliche.
  • Prevenzione delle ricadute: il soggetto viene formato sul riconoscere quali siano i potenziali fattori che lo spingono a bere, così da poterli prevenire o evitare.
  • Gruppi di sostegno: come già menzionato, sono indispensabili per continuare a mantenere l’astensione dall’alcol. Questo potrebbe essere il periodo più difficoltoso, in quanto il paziente può essere tentato di cedere all’uso di alcolici. Proprio per questo motivo, viene raccomandata l’adesione a dei programmi o a dei gruppi di sostegno per aiutare il soggetto a rimanere sobrio, evitando così ricadute.

Esistono diverse strutture in cui è possibile intraprendere un percorso di disintossicazione e riabilitazione dall’alcol. La scelta della clinica dipenderà dalle necessità e volontà del paziente, dalla sua storia medica (in quanto, in determinati casi, è necessario e possibile solo il ricovero ospedaliero), dalla gravità della dipendenza e da altri fattori legati alle condizioni di vita del soggetto (per esempio, se ha un supporto familiare adeguato, se vive in un ambiente tossico ecc.).

Tra le possibili opzioni, vi sono:

  • Ricovero ospedaliero: in un reparto specializzato in cui il paziente, solitamente, viene sottoposto a terapia farmacologica per gestire i sintomi derivanti dall’astinenza da alcolici. La durata e il tipo di trattamento possono variare in base al quadro clinico del soggetto e alla gravità della dipendenza.
  • Ambiente residenziale: il paziente si trasferisce in una struttura apposita, per un periodo di tempo che può variare da un mese a oltre un anno. Solitamente, durante la prima fase, il soggetto non può avere contatti con l’esterno o comunque sono molto limitati, in modo da potersi allontanare da eventuali fonti di stimolo e poter instaurare rapporti con altri membri della residenza. Superata questa fase, gradualmente, il soggetto ricomincerà ad avere rapporti con l’esterno.
  • Ricovero parziale o giornaliero: è dedicato a pazienti che vivono in un ambiente casalingo stabile e che vengono supportati dalle proprie famiglie. In genere, il soggetto è tenuto a sottoporsi al trattamento clinico od ospedaliero per 4-8 ore al giorno, per circa 3 mesi.
  • Programmi ambulatoriali intensivi: il paziente viene trattato dalle 9 alle 20 ore settimanali in strutture apposite e ambulatoriali. Tale trattamento può durare da 2 mesi fino a un anno.
  • Strutture di lusso: sono centri esclusivi in cui il paziente può curare la propria dipendenza senza dover rinunciare all’agio a cui è abituato. Essendo molto costose, solitamente, sono frequentate da vip, personaggi dello spettacolo e celebrità varie. Queste cliniche offrono una vasta gamma di servizi e attività da svolgere (come piscina, cuoco privato, campi da tennis, pesca, palestra, teatro, biblioteca, dieta personalizzata e quant’altro). Nonostante ciò, seguono programmi di recupero rigorosi ed estremamente efficaci.
  • Centri di disintossicazione gratuiti: in genere, fanno parte dei servizi offerti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma vi sono anche molte associazioni e cooperative che accolgono gli alcolisti gratuitamente. Tali strutture sono al pari delle altre a pagamento, in quanto offrono i medesimi servizi, con personale esperto e qualificato, come medici, psicologi, educatori, assistenti sociali, sociologi e quant’altro.

In Italia esistono diversi centri e cliniche per alcolisti. Ognuna di queste strutture utilizza un proprio approccio finalizzato alla completa disintossicazione e riabilitazione dall’alcol.

Tra i migliori centri di recupero per alcolisti, è possibile menzionare:

  • “Centro di recupero tossicodipendenti e alcolisti Narconon”: è specializzato nella disintossicazione da alcol, cocaina, eroina, metadone, ecstasy, anfetamine e altre droghe che causano dipendenza. Ha sedi in tutta Italia, tra cui Roma, Milano, Torino, Venezia e tante altre città italiane, e segue un programma di disintossicazione drug-free, ossia senza l’impiego di sostanze sostitutive, farmaci e psicofarmaci. Questa clinica mira alla risoluzione del problema andando ad indagare le cause sottostanti che hanno spinto il soggetto a rifugiarsi nell’alcol. Grazie all’impiego di tecniche apposite e trattamenti fatti su misura per ogni caso specifico, il centro di recupero Narconon ha aiutato migliaia di persone a risolvere definitivamente la dipendenza da alcol e droghe.
  • “Centro Soranzo”: è un centro di psicoterapia residenziale per la cura delle dipendenze da alcol, cocaina e gioco d’azzardo, nato dalla collaborazione tra il pubblico e il privato. Infatti, riserva circa il 50% dei posti al Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di un percorso terapeutico breve, intensivo e mirato, che può durare dalle 4 alle 24 settimane. L’utente ideale è una persona che non ha una forte intossicazione da alcol, ma che comunque ha bisogno di sottoporsi alla terapia per il mantenimento dell’astinenza. Il percorso di cura prevede gruppi terapeutici, colloqui individuali e attività complementari, come training autogeno, yoga, teatro, sport, arte terapia e quant’altro. Il Centro Soranzo è immerso nella natura e nel verde, a 10 km da Venezia.
  • “Centro Torinese di Solidarietà”: è una comunità terapeutica che offre percorsi di disintossicazione e riabilitazione da alcol, droghe e gioco d’azzardo, nonché centro di accoglienza per i richiedenti asilo. Ha diverse sedi su tutto il territorio torinese, ciascuna delle quali è appositamente dedicata a specifiche categorie di utenti. Nel caso della dipendenza da alcol, la struttura offre percorsi personalizzati volti alla disintossicazione e alla riabilitazione del soggetto. Il Centro Torinese di Solidarietà segue la filosofia “Progetto Uomo”, secondo cui la persona è al centro del proprio cambiamento. L’obiettivo del trattamento non è solo la disintossicazione dall’alcol, ma anche la riabilitazione dell’individuo in diversi aspetti della vita, come le relazioni, la famiglia, la gestione delle emozioni e il mondo del lavoro.

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