DISINTOSSICAZIONE DALL’ALCOL
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L’alcolismo è considerato una malattia cronica che può portare a gravi conseguenze a lungo termine, talvolta anche fatali. Per tale motivo, è necessario disintossicarsi dall’alcol il prima possibile. Tuttavia, spesso, l’abusatore non si rende conto di avere un problema con l’alcol e tale condizione viene trascurata per diverso tempo. In realtà, alla base dell’alcolismo, vi sono una serie di meccanismi psicologici che portano la persona a bere.
Innanzitutto, per permettere un percorso funzionale di disintossicazione dall’alcol, il soggetto deve riconoscere di avere questo problema. Dopodiché, è necessario che l’alcolista cronico indaghi le cause sottostanti del bisogno di bere con personale qualificato e specializzato, come psicologi e psicoterapeuti. Solo dopo aver avuto la consapevolezza di questo problema e dei relativi motivi che spingono l’abusatore a rifugiarsi nell’alcol, la persona potrà intraprendere un programma di disintossicazione, volto a ritrovare la serenità psicofisica.
La disintossicazione dall’alcol è un periodo in cui l’alcolista cronico pratica l’astinenza, sotto la stretta supervisione di un medico o di un team specializzato, per liberarsi definitivamente dallo stato di dipendenza in cui vive. Durante questo percorso, infatti, il soggetto può manifestare i classici sintomi della sindrome da astinenza alcolica, quali sudorazione, tremore, nausea, vomito, ansia, agitazione, paranoia, convulsioni e allucinazioni. Tale sintomatologia può variare da lieve a molto grave, motivo per cui l’individuo deve essere continuamente monitorato da personale medico durante il periodo di disintossicazione.
La disintossicazione dall’alcol è volta ad eliminare l’elemento tossico, ossia l’etanolo, dal corpo. Tuttavia, non ha solo un risvolto fisico, ma mira anche a correggere tutti quei meccanismi psicologici che spingono l’alcolista a bere. Inoltre, tale percorso aiuta a riabilitare la persona e a fargli capire la differenza tra un bisogno organico e una richiesta psicologica di tale sostanza. È proprio il fattore psicologico che permette all’individuo di cessare definitivamente l’abuso di alcol. Infatti, senza questa forte componente, il soggetto può facilmente ricadere nella dipendenza, nonostante apparentemente si sia disintossicato. Alla disintossicazione, infatti, deve seguire un periodo che porti la persona a non ricorrere più all’alcol, in maniera definitiva. Tale percorso può richiedere anche tempi piuttosto lunghi.
Come già menzionato, l’alcolismo è una malattia che rientra nel quadro delle dipendenze. L’alcolista cronico è così abituato ad assumere bevande alcoliche al punto che non riesce ad astenersi dal bere, in quanto l’organismo richiede sempre più quantità di etanolo. L’alcol, oltre a creare dipendenza, rappresenta un reale pericolo per la salute e, talvolta, per la vita del soggetto. Disintossicarsi dall’alcol è, quindi, fondamentale per riportare il paziente a condurre una vita sana, serena e libera dalla schiavitù della dipendenza.
L’alcol comporta seri danni sia a carico dell’organismo che a livello mentale. Di seguito, vengono riportati alcuni motivi per cui è necessario smettere di bere e, quindi, disintossicarsi dall’alcol:
- Ridurre i danni epatici: come è ben noto, il fegato è uno degli organi addetti allo smaltimento delle tossine e delle sostanze di scarto, insieme ai reni. Il consumo di alcol sovraccarica la funzionalità epatica, causando a lungo andare diverse patologie, come epatite alcolica, cirrosi e steatosi del fegato.
- Migliorare la qualità e la quantità del sonno: nonostante l’alcol possa causare sonnolenza e porti ad addormentarsi più velocemente, l’etanolo non agevola il sonno, ma lo compromette in termini di qualità. Infatti, non solo non assicura un sonno ristoratore, ma diminuisce anche i livelli di attenzione causati dal mancato riposo.
- Diminuire il rischio della comparsa di tumori: l’alcol indebolisce il sistema immunitario e aumenta la probabilità di insorgenza di vari tipi di cancro, come quello al fegato, al colon, al retto e alla mammella.
- Prevenire malattie cardiovascolari: come già menzionato, l’alcol sovraccarica la funzionalità del fegato, con conseguente aumento di trigliceridi e grassi nel sangue che provocano l’accumulo di placca nelle arterie. Ciò può portare allo sviluppo di diverse patologie cardiovascolari.
- Mantenere il cervello in salute: l’alcol diminuisce l’attività elettrica dei neuroni ed è responsabile della perdita di memoria a breve termine e della riduzione dei livelli di attenzione e concentrazione. Inoltre, smettendo di bere, è possibile prevenire o ridurre il rischio di insorgenza di patologie degenerative, come l’Alzheimer, in quanto l’etanolo è una sostanza neurotossica che provoca una carenza di tiamina, causando svariati problemi di memoria.
- Migliorare l’aspetto della pelle: l’alcol è una sostanza fortemente disidratante (che causa l’invecchiamento precoce dell’epidermide), nonché deleteria per la salute del fegato, che non riuscendo a smaltire correttamente le tossine, finiscono per accumularsi nel corpo, riflettendosi sull’aspetto, sulla tonicità e sull’elasticità cutanea.
- Ritrovare la serenità mentale: come già menzionato, la componente psicologica è determinante nella dipendenza da alcol. La disintossicazione, infatti, permette all’individuo di liberarsi dal peso della schiavitù comportata dall’assunzione di alcolici e di comprendere che bere non aiuta a superare le difficoltà della vita, ma che, al contrario, non fa altro che aggravarle.
La disintossicazione dall’alcol è un percorso graduale che può richiedere diverso tempo per la completa e definitiva risoluzione. In genere, il programma di disintossicazione e di riabilitazione prevede:
- Una valutazione iniziale, per determinare il tipo e il piano di trattamento da eseguire. Durante questa fase, verranno poste al paziente diverse domande, riguardanti la quantità di alcol che assume e da quanto tempo, la sua storia clinica ed eventuali problemi comportamentali o di salute mentale, l’ambiente familiare, la vita professionale, questioni o problematiche di vario genere che lo affliggono, i farmaci che sta assumendo e i precedenti tentativi di disintossicazione dall’alcol, se ve ne sono.
- Elaborazione di un piano: gli esperti valuteranno che tipo di trattamento necessita il paziente, a seconda dei risultati ottenuti dalla valutazione iniziale.
- Consulenza individuale o di gruppo: è fondamentale per aiutare il paziente a riconoscere i problemi, superare il rifiuto, motivarsi, cambiare atteggiamento e avere uno stile di vita sano dopo la disintossicazione.
- Compiti individuali: al paziente, durante il trattamento, verrà chiesto di descrivere le sue esperienze e provare ad assumere nuovi comportamenti sani.
- Informazioni riguardanti i danni che l’abuso di alcol provoca: il soggetto viene messo al corrente che l’abitudine di bere non è una consuetudine e che porta a diverse conseguenze, anche pericolose, per la sua salute.
- Gestione delle emozioni: il paziente viene istruito su come gestire le proprie emozioni e stati d’animo, che di solito nell’alcolista cronico costituiscono lo stimolo ad abusare di bevande alcoliche.
- Prevenzione delle ricadute: il soggetto viene formato sul riconoscere quali siano i potenziali fattori che lo spingono a bere, così da poterli prevenire o evitare.
- Gruppi di sostegno: nella maggior parte dei casi, dopo la disintossicazione segue un periodo più o meno lungo di riabilitazione, al fine di continuare a mantenere l’astensione dall’alcol. Questo potrebbe essere il periodo più difficoltoso, in quanto il paziente può essere tentato di cedere all’uso di alcolici. Proprio per questo motivo, viene raccomandata l’adesione a dei programmi o a dei gruppi di sostegno per aiutare il soggetto a rimanere sobrio, evitando così ricadute.
La disintossicazione dall’alcol può avvenire presso diversi luoghi o strutture. Ciò dipenderà dalla gravità della dipendenza. In particolare, è possibile distinguere:
- Ricovero ospedaliero: in un reparto specializzato in cui il paziente, solitamente, viene sottoposto a terapia farmacologica per gestire i sintomi derivanti dall’astinenza da alcolici. La durata e il tipo di trattamento possono variare in base al quadro clinico del soggetto e alla gravità della dipendenza.
- Ambiente residenziale: il paziente si trasferisce in una struttura apposita, per un periodo di tempo che può variare da un mese a oltre un anno. Solitamente, durante la prima fase, il soggetto non può avere contatti con l’esterno o comunque sono molto limitati, in modo da potersi allontanare da eventuali fonti di stimolo e poter instaurare rapporti con altri membri della residenza. Superata questa fase, gradualmente, il soggetto ricomincerà ad avere rapporti con l’esterno.
- Ricovero parziale o giornaliero: è dedicato a pazienti che vivono in un ambiente casalingo stabile e che vengono supportati dalle proprie famiglie. In genere, il soggetto è tenuto a sottoporsi al trattamento clinico od ospedaliero per 4-8 ore al giorno, per circa 3 mesi.
- Programmi ambulatoriali intensivi: il paziente viene trattato dalle 9 alle 20 ore settimanali in strutture apposite e ambulatoriali. Tale trattamento può durare da 2 mesi fino a un anno.
Durante la disintossicazione dall’alcol possono manifestarsi i sintomi della cosiddetta sindrome da astinenza alcolica, causati dalla brusca interruzione dell’assunzione di bevande alcoliche. La sintomatologia può variare a seconda della gravità della dipendenza. In genere, nelle prime ore, il paziente può manifestare:
- Agitazione;
- Dolori muscoloscheletrici;
- Insonnia e disturbi del sonno;
- Forte mal di testa;
- Diarrea;
- Vomito;
- Sudorazione profusa;
- Brividi;
- Pelle d’oca;
- Forti tremori che partono dalle mani e dalle gambe, ma che possono diffondersi anche al tronco e alla testa;
- Tachicardia;
- Disturbi gastrointestinali.
Solitamente, nelle successive 24 ore, i sintomi tendono ad intensificarsi e potrebbero insorgere:
- Forte ansia;
- Convulsioni;
- Crisi epilettiche;
- Stato di forte confusione mentale;
- Panico;
- Terrore;
- Delirio;
- Allucinazioni;
- Incubi notturni;
- Aumento della frequenza respiratoria;
- Aumento della temperatura corporea;
- Accentuazione dei tremori;
- Disorientamento;
- Delirium tremens (stato psicotico delirante).
Per attenuare tali sintomi, il personale medico può sottoporre il paziente a terapia farmacologica, reintegrazione di liquidi e somministrazione di vitamine ed elettroliti. Considerando che la sintomatologia dell’astinenza può aggravarsi notevolmente, è indispensabile tenere monitorato il paziente durante l’intero processo di disintossicazione, in particolare nei primi giorni dopo la cessazione dell’assunzione di alcolici.
Disclaimer: l’elenco dei sintomi potrebbe non essere esaustivo.
L’unico modo per evitare di doversi disintossicare dall’alcol è non diventare un alcolista cronico. Nel caso in cui lo stimolo a bere sia dato da una sofferenza emotiva, si consiglia di rivolgersi al proprio psicologo o richiedere un aiuto medico. Ricorrere all’alcol, infatti, non allevierà il dolore o il problema sottostante. Anzi, potrebbe non fare altro che aumentarlo.
Invece, in caso si soffra già di alcolismo cronico, è necessario parlare con il proprio medico o psicologo per trovare una soluzione non troppo invasiva per smettere di bere. Come è ben noto, l’alcol provoca dipendenza, nonché diversi danni, anche gravi, all’intero organismo. In questi casi, è opportuno iniziare al più presto una terapia di supporto e rivolgersi a centri di riabilitazione appositi, per intraprendere il prima possibile un percorso di disintossicazione.
Innanzitutto, per disintossicarsi dall’alcol, è fondamentale che il paziente riconosca di avere un problema e che chieda aiuto immediato. Nella maggior parte dei casi, i soggetti che scelgono di non farsi aiutare da personale o strutture apposite finiscono per ricadere nel vizio dell’alcol. La disintossicazione, infatti, è un percorso lungo e difficoltoso. La motivazione dell’alcolista rappresenta una colonna portante dell’intero processo.
Come già accennato in precedenza, il paziente può:
- Parlare con i propri familiare del suo problema con l’alcol (il sostegno della famiglia è importante per una risoluzione positiva del trattamento);
- Capire il motivo che lo spinge a bere e a rifugiarsi nell’alcol;
- Affidarsi a strutture apposite, come centri di riabilitazione, di recupero e di disintossicazione;
- Richiedere un consulto medico e psicologico, in modo da iniziare quanto prima possibile il percorso di disintossicazione.
Generalmente, il trattamento di disintossicazione prevede la combinazione di:
- Terapia farmacologica, per aiutare a gestire i sintomi dell’astinenza da alcol, soprattutto nei primi giorni che seguono la sospensione dell’uso di bevande alcoliche. A seconda della gravità della sindrome da astinenza alcolica, il personale medico potrà decidere se ospedalizzare il soggetto o meno. Nelle prime 24-72 ore, infatti, il paziente potrebbe mostrare sintomi di lieve o grave entità. Per evitare un esito fatale, alcune persone necessitano di essere ricoverate per il monitoraggio continuo delle funzioni vitali. Durante questo periodo, il soggetto può ricevere farmaci per controllare le convulsioni, l’agitazione, l’eccessiva sudorazione, l’ansia, i tremori, la nausea e la depressione. A ciò possono aggiungersi farmaci coadiuvanti, volti al ripristino dei corretti livelli di elettroliti, vitamine e liquidi.
- Terapia psicologia o psicoterapia, fondamentale per accompagnare tutto il percorso di disintossicazione e riabilitazione. Il soggetto sarà affiancato da psicologi, psicoterapeuti e psichiatri per comprendere i motivi che lo portano ad abusare di alcolici, per aiutarlo a capire che rifugiarsi nell’alcol non è la soluzione ai suoi problemi e per permettergli di mantenere alta la motivazione anche dopo essersi disintossicato. Tale percorso è particolarmente importante per evitare di incorrere in ricadute future. Il sostegno psicologico può essere individuale, in quanto porta il paziente ad esplorare vari aspetti della sua personalità e alla consapevolezza della gravità del problema, oppure di gruppo, in quanto la persona trae forte sostegno e motivazione da altri individui affetti dalla stessa patologia.
Disclaimer: si ricorda che l’elenco potrebbe non essere esaustivo e che non intende in alcun modo sostituire la terapia prescritta dal medico.
Disintossicarsi dall’alcol da soli non è facile, ma soprattutto può essere molto pericoloso a causa della sintomatologia tipica della sindrome da astinenza alcolica. Se il soggetto decide di volersi disintossicare da solo, è indispensabile che prima consulti il proprio medico per assicurarsi di poterlo fare in totale sicurezza. Sarà proprio il medico a determinare se l’auto-disintossicazione può essere eseguita oppure no. Inoltre, fornirà al paziente le indicazioni adeguate.
In linea generale, è possibile disintossicarsi da soli seguendo determinati accorgimenti, quali:
- Fissarsi degli obiettivi: se l’obiettivo è smettere di bere definitivamente, è fondamentale cercare di rispettarlo e, soprattutto, essere consapevole che sarà un percorso difficile, ma necessario per stare meglio.
- Comunicare ad amici e famigliari la propria scelta, in modo che possano dare il sostegno di cui il soggetto ha bisogno. Se lo stimolo a bere viene innescato dalla compagnia di certe persone, è indispensabile smettere di vederle fino alla completa disintossicazione.
- Eliminare tutti gli alcolici che si trovano in casa, in quanto durante l’astinenza il paziente sarà fortemente tentato di bere per ridurre i sintomi che si presenteranno.
- Chiedere ad un amico o un parente di farti compagnia durante il periodo di disintossicazione. La presenza di un’altra persona è indispensabile per evitare esiti gravi o, addirittura, fatali. L’astinenza, come già menzionato, può causare serie complicazioni e il paziente da solo non potrebbe essere in grado di chiamare i soccorsi.
- Essere consapevole che la disintossicazione è un percorso duro. Il paziente deve essere pienamente conscio di quello a cui andrà incontro. Si consiglia di informarsi da un medico o una struttura apposita circa la sintomatologia che può presentarsi nel periodo di astinenza.
- Bere molta acqua. Reintegrare i liquidi persi attraverso la sudorazione, il vomito o la diarrea è fondamentale per evitare di incorrere nella disidratazione, in quanto molto pericolosa. In alcuni casi, è necessario anche ripristinare i livelli di vitamine ed elettroliti.
- Mangiare il più possibile: nonostante il soggetto durante la disintossicazione non abbia grande appetito, è necessario che si sforzi di consumare cibo sano per assicurare i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno. Se può essere d’aiuto, preferire piccoli spuntini da distribuire varie volte nell’arco della giornata.
- Fare attività fisica: non è necessario fare sport intensivo (anche perché la persona potrebbe non esserne in grado), ma è fondamentale cercare di muoversi, facendo passeggiate, stretching ed esercizi leggeri per mantenere il corpo attivo. Fare movimento stimola il rilascio di endorfine, importanti per contrastare stati d’ansia e depressione.
- Contattare il medico: se la sintomatologia diventa insostenibile e si reputa che la vita del paziente sia in pericolo, chiamare immediatamente il medico o contattare una struttura apposita che accompagni il paziente durante il percorso di disintossicazione.
Terminato il periodo di disintossicazione, il paziente deve affidarsi a terapie di sostegno per evitare di incorrere in ricadute. È necessario, quindi:
- Frequentare uno psicologo: dopo la disintossicazione possono manifestarsi stati d’ansia e depressione, motivo per cui il paziente deve ottenere sostegno psicologico;
- Affidarsi ad un gruppo di sostegno: il soggetto sentirà ancora il bisogno di bere. Per questo motivo, il supporto di persone che hanno vissuto la medesima condizione può aiutare a rimanere fissi sull’obiettivo primario e resistere alla tentazione;
- Non sostituire la dipendenza dall’alcol con un altro tipo di dipendenza;
- Essere in grado di controllarsi e gestire il desiderio di bere: evitare luoghi o persone che possono facilitare una ricaduta, cercare di distrarsi quando la voglia di alcol incombe e ricordarsi il motivo per cui si è deciso di smettere di bere, nonché i progressi fatti.
Si ricorda nuovamente che la disintossicazione può comportare serie complicazioni per la persona, motivo per cui necessita di essere accompagnata in questo percorso da personale medico qualificato. Non tentare in alcun modo terapie fai da te. La sintomatologia della sindrome di astinenza da alcol, negli scenari peggiori, può essere fatale.
FAQs
Quanto tempo ci vuole per disintossicarsi completamente dall’alcol?
La disintossicazione dall’alcol è un processo che può durare parecchio tempo. L’organismo ci impiega circa una settimana per liberarsi delle sostanze nocive, ma la completa disintossicazione e la totale riabilitazione può richiedere anche più di un anno.
Cosa fare in caso di ricadute?
Le ricadute sono normali. La maggior parte degli ex-alcolisti prima o poi ha una ricaduta, ma non c’è da scoraggiarsi, né da vanificare tutti gli sforzi fatti. Semplicemente, si consiglia di rivolgersi al proprio gruppo di supporto, al proprio terapeuta o al proprio medico che sapranno indicare come procedere.
Quando chiedere aiuto?
È necessario affidarsi a personale medico o strutture apposite se si intende intraprendere un percorso di disintossicazione. A maggior ragione, dopo la cessazione di assunzione di alcolici, quando si verificano i sintomi tipici della sindrome da astinenza alcolica.
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