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Il trauma psicologico è la principale conseguenza di un evento traumatico o particolarmente stressante, che ha messo a rischio la sicurezza fisica o psicologica del soggetto o delle persone a lui care. L’individuo non necessariamente deve aver vissuto in prima persona tale disagio, ma può sviluppare un trauma anche solamente se ha assistito all’evento traumatico. A seguito del trauma, il paziente può mostrare una serie di sintomi fisici e psichici. Nei casi più seri, tale sintomatologia può compromettere sensibilmente lo svolgimento delle normali attività quotidiane, come andare al lavoro, dormire, partecipare ad eventi sociali, mangiare e quant’altro.

Inoltre, è bene ricordare che non tutte le persone che vivono un trauma sviluppano il Disturbo da Stress Post Traumatico. Questa possibilità dipende sostanzialmente dalla reazione del soggetto e da altri fattori sociali, familiari, individuali e psicologici. Nonostante ciò, però, è indispensabile rivolgersi ad uno specialista non appena i primi sintomi insorgono, per evitare che la condizione peggiori o si cronicizzi.

La definizione di trauma psicologico può essere ricondotta ad un evento traumatico o una situazione estremamente stressante che mette a rischio l’integrità fisica e psicologica del soggetto, nonché reca all’individuo un senso di impotenza in merito. La principale conseguenza di un trauma psicologico è lo sviluppo del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD, dall’inglese Post Traumatic Stress Disorder). Questo può essere causato da qualsiasi tipo di trauma. Non solo un evento che mette realmente in pericolo di vita il soggetto, ma anche altre forme di trauma, come abusi fisici o psicologici. Questi ultimi, infatti, non compromettono la sopravvivenza dell’individuo, ma intaccano profondamente il senso di protezione, l’autostima e la fiducia delle persone che li subiscono.

Più nel dettaglio, gli eventi principalmente coinvolti nello sviluppo di un trauma psicologico possono essere:

  • Catastrofi naturali, come terremoti, alluvioni, incendi e quant’altro;
  • Attacchi terroristici;
  • Incidenti stradali;
  • Disastri aerei;
  • Scene di violenza;
  • Malattie gravi;
  • Lutti familiari o di persone care;
  • Guerra;
  • Abuso e violenza, come stupri.

Aver vissuto un trauma psicologico causa la comparsa di sintomi fisici e psichici. In particolare:

  • Sintomi intrusivi: la vittima tende a rivivere l’evento traumatico continuamente e persistentemente. Questi tipi di sintomi, infatti, riguardano i ricordi del trauma subito. Essi vengono definiti “intrusivi” in quanto il soggetto non è in grado di controllarli e, per tale motivo, sperimenta un senso di impotenza. Tali memorie si manifestano in modo disturbante e involontario, di giorno o di notte (sotto forma di incubi). Inoltre, possono essere innescati da un’immagine, un suono o qualsiasi altra percezione che rievochi l’evento traumatico. Infine, il paziente può sperimentare flashback.
  • Strategie di evitamento: il paziente mette in atto delle strategie di evitamento per sfuggire a qualsiasi stimolo che faccia riaffiorare il ricordo traumatico. Per tale motivo, il soggetto spesso tende ad evitare luoghi, situazioni, attività e persone che rievocano il trauma. Tale comportamento può compromettere significativamente la vita sociale, professionale o individuale della persona.
  • Perdita di interesse e speranza: il soggetto presenta una sensazione di distacco e disinteresse nei confronti degli altri, ha difficoltà a visualizzare un futuro sereno o a ricordarsi uno o più aspetti legati all’evento traumatico.
  • Alterazione del pensiero o dell’umore: a causa dell’evento traumatico, il paziente può manifestare sintomi cognitivi ed emotivi. Per esempio, potrebbe sviluppare pensieri negativi riguardo sé stesso, gli altri e il mondo. A ciò si possono aggiungere calo del tono dell’umore, sentirsi emotivamente distanti dagli altri, sentirsi soli, provare ansia legata a compiti specifici, depressione, non riuscire più a provare emozioni positive e pensieri suicidi.
  • Alterazioni nella reattività e aumentato arousal: il paziente può manifestare iperattivazione e accentuata reattività. In particolare, il soggetto può risultare particolarmente arrabbiato, irritato, violento e distruttivo. Inoltre, può sperimentare un costante stato di ansia, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e attenzione e scarsa memoria.
  • Sintomi fisici intensi, come tachicardia, nausea, respiro affannoso e quant’altro.

In linea generale, il paziente affetto da trauma psicologico può anche manifestare:

  • Agorafobia, ossia paura degli spazi aperti, ampi o non familiari;
  • Alessitimia, ossia incapacità di riconoscere ed esprimere il proprio stato emotivo;
  • Allucinazioni;
  • Angoscia;
  • Cardiopalmo, ossia percezione del proprio battito cardiaco;
  • Claustrofobia, ossia paura degli spazi chiusi e ristretti;
  • Comportamento impulsivo;
  • Derealizzazione, ossia perdita del senso della realtà;
  • Insonnia;
  • Irrequietezza;
  • Isolamento sociale;
  • Nervosismo;
  • Stato confusionale.

Disclaimer: l’elenco dei sintomi associati a un trauma psicologico potrebbe non essere esaustivo.

Il trauma psicologico può avere diverse sfaccettature. Secondo lo psichiatra olandese Van der Kolk, è possibile suddividere gli eventi traumatici che scatenano traumi psicologici in 3 principali categorie, quali:

  • Eventi di durata limitata nel tempo: sono caratterizzati dall’imprevisto e dall’intensità dell’evento traumatico, come un lutto precoce, una violenza sessuale, una catastrofe naturale, un incidente e quant’altro.
  • Situazioni sequenziali: presentano un possibile effetto cumulativo, come le malattie del soggetto o delle persone a lui care, i fallimenti personali, le delusioni amorose ecc.
  • Traumi evolutivi o complessi: sono caratterizzati dalla lunga esposizione a condizioni di forte stress, che spesso risalgono addirittura all’infanzia. I traumi prolungati nel tempo tendono ad alterare il normale sviluppo neurobiologico, quello del cervello e della mente.

È possibile fare un’ulteriore distinzione tra:

  • Trauma di tipo 1: comprende eventi oggettivi particolarmente dolorosi che possono compromettere la capacità di elaborazione del soggetto e rendere inefficace l’attuazione di strategie di coping (ossia l’insieme dei meccanismi adattivi messi in atto dal soggetto per affrontare problemi emotivi o interpersonali, al fine di gestire o ridurre lo stress).
  • Trauma di tipo 2: si tratta di eventi dolorosi che non appaiono di per sé oggettivamente sconvolgenti e disorganizzati. In genere, questo tipo di trauma insorge durante l’infanzia, quando il bambino “usa” la madre come schermo protettivo. Spesso, tale trauma è, quindi, interpersonale e causato da una persona vicina al paziente. Solitamente, implica un tradimento della fiducia nelle relazioni primarie.

Infine, è possibile distinguere:

  • Trauma relazionale: si sviluppa in modo progressivo e subdolo nel corso della vita del soggetto. Spesso, riguarda situazioni familiari in cui vi sono insufficienti cure genitoriali, abusi domestici o mancanza di riconoscimento e attenzione. Tali traumi possono portare allo sviluppo di strutture di personalità incomplete e sono quelli più difficili da trattare.
  • Trauma legato ad un evento circoscritto: può avere una breve durata, ma si rivela altamente disturbante. Alcuni esempi possono essere incidenti stradali, terremoti, assistere o essere vittima di violenze e quant’altro. Questo tipo di trauma può essere facilmente trattato con il giusto supporto psicologico.

Disclaimer: le informazioni fornite non sono da considerarsi necessariamente esaustive.

Le possibili reazioni e conseguenze di un trauma psicologico possono essere diverse e dipendono dall’indole del soggetto. Tra queste è possibile menzionare:

  • La resilienza è il percorso post traumatico più favorevole. Il soggetto tende a mantenere un equilibrio stabile, nonostante possa provare dei malesseri transitori del tutto normali.
  • Sintomi temporanei parziali o un vero e proprio Disturbo Acuto da Stress possono manifestarsi a seguito di un evento ad alto impatto emotivo. Spesso, l’iperattivazione emotiva può causare una sintomatologia passeggera che tende a guarire nel giro di 4 settimane.
  • Sintomi del vero e proprio Disturbo Post Traumatico da Stress possono manifestarsi nel caso in cui il soggetto non riesca ad attivare le proprie risorse personali, quelle familiari o sociali per aiutarsi a rielaborare positivamente la situazione traumatica che ha vissuto. In tal senso, tali sintomi possono arrivare addirittura a cronicizzarsi se il disturbo non viene trattato adeguatamente.
  • Si possono osservare anche sintomi di dissociazione, somatizzazione, depressione prolungata, autolesionismo e rivittimizzazione.

La mancata elaborazione del trauma psicologico, nel tempo, può provocare diversi disturbi psicopatologici, come la depressione, l’uso improprio di alcolici, l’abuso di varie sostanze stupefacenti e i disturbi del comportamento alimentare. A ciò possono aggiungersi problematiche di tipo fisico, come i disordini del sistema cardiovascolare, immunitario ed endocrino.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

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